Corso “STORIA DELLE PERIFERIE ITALIANE”

APERTE LE ISCRIZIONI PER IL CORSO 

STORIA DELLE PERIFERIE ITALIANE” del Prof. Nader Ghazvinizadeh

DA LUNEDÌ 9 OTTOBRE a LUNEDÌ 13 NOVEMBRE

SEI INCONTRI dalle ore 18 alle ore 20

presso Università Primo Levi, via Azzo Gardino 20/B, Bologna

Gli uomini non possono vedere nulla intorno a sé che non sia il loro proprio viso: tutto parla loro di loro stessi. Anche il loro paesaggio ha un’anima” (Guy Debord). Come un alveare puo’ considerarsi l’autoritratto della comunita’ delle api, la citta’ lo e’ della societa’ degli uomini. Nasce in forma umana: la strada principale, come un’arteria, conduce fino alla piazza, il cuore urbano, poi di nuovo si allontana verso le periferie. Il nostro lavoro si pone come obiettivo la ricostruzione della storia italiana attraverso la storia delle periferie – tramite testi, filmati d’epoca e tracce documentarie. Il concetto di periferia e’ vago, come le terre che dalla citta’ degradano verso il nulla. Per questo motivo non verranno trattati soltanto i ghetti o i quartieri dormitorio, ma anche le citta’ fantasma – come Ceolini, costruita a ridosso della base aerea di Aviano, a Pordenone, l’archeologia industriale di Carbonia o del delta del Po, il ghetto per contadini di Gorino Veneto, periferia di una citta’ che non esiste. La periferia puo’ essere anche nel cuore di una citta’: come a Noto, dove vive la comunita’ dei Caminanti, girovaghi, seminomadi che hanno una storia misteriosa tramandata soltanto in forma orale e un gergo segreto.