“Retrobottega”: dietro le quinte dei capolavori

Il Gabbiano, Marco Bellocchio

Udite! Udite! A metà marzo esatta –mercoledì 15 Marzo, quindi- comincerà un mio nuovo corso presso l’Università Primo Levi.
Questa volta tratteremo assieme di tutto ciò che sta “dietro” ad un’opera d’arte, prima che venga venga universalmente riconosciuta un capolavoro. Parleremo anche del concepimento di un’opera d’arte e di tutte le vicende che ne accompagnano la creazione, vicende che molto spesso contribuiscono a mutarla. Parleremo soprattutto di vicende intime o interpersonali degli autori. Confronterò assieme ai corsisti l’opera finita, evidente ai fruitori, con il suo dietro le quinte. Da qui il titolo del corso: Retrobottega. Vi giro un estratto della descrizione del corso.
Ovviamente sarei veramente felice di rincontrarvi, in aula o dietro lo schermo. Sarebbe per me la possibilità di riprendere un filo perché nel mondo reale tutto è collegato e non si deve dare per forza un titolo alle esperienze, così come invece bisogna fare per i corsi universitari.
A presto,
Nader Ghazvinizadeh.

“Retrobottega”: dietro le quinte dei capolavori

“Manicomio!” Così venne accolta la prima rappresentazione di Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello. Anton Cechov se ne andò dal teatro durante la prima del suo Gabbiano. Soltanto la regia di Stanislavskij, tre anni dopo, salvò il celebre dramma. “È una bambinata. Fanne quello che ti pare; ma, se la stampi, pagamela bene, per farmi venire voglia di seguitarla”. Così Collodi scriveva di Pinocchio al suo editore, che lo sottopagò. “5-2”, questo fu il risultato della partita di calcio tra le troupe di Novecento e Salò, i film di Bertolucci e Pasolini. Cosa accade durante il concepimento, la realizzazione e la pubblicazione di un’opera destinata a essere un capolavoro? Proveremo a rispondere trattando tutte le vicende legate a otto capolavori di cinema, teatro, musica e letteratura.

Per iscriversihttps://www.universitaprimolevi.it/iscrizione-on-line/

Codice del corso

A.26 (A.26WEB per iscriversi al corso online)

Corso “Dieci Biografie”- Università Primo Levi

Mercoledì 7 ottobre alle ore 18 avrà inizio il mio nuovo corso, “Dieci Biografie”, con l’Università Primo Levi nella sede di Via Azzo Gardino e online per chi non può essere presente di persona.

Ogni lezione una diversa biografia, intrecciata con la precedente e la seguente. Dal pittore Ligabue, scampato alla deportazione perché internato in manicomio; allo scacchista Bobby Fischer, forse affetto dalla sindrome di Asperger, accusato di spionaggio durante la guerra fredda. Racconteremo di Chet Baker, che suona la tromba nel carcere di Lucca e dei ragazzini che si radunano sotto la finestra della sua cella. Affiancheremo a queste storie quelle di grandi innovatori della scienza, dell’antropologia, della psichiatria, della pedagogia. Ecco nello specifico i protagonisti di ogni lezione: Maria Montessori, Antonio Ligabue, Bobby Fischer, Franco Basaglia, Chet Baker, Maria Sklodowska (Marie Curie), Cesare Pavese, Claude Lévi-Strauss, Yuri Gagarin, Simone Veil.

Modalità di lezione: online e presso la sede di via Azzo Gardino 20A/B/C, Bologna
Inizio: 10 lezioni dalle 18 alle 20 a partire da Mercoledì 07 Ottobre 2020
Contributo: € 85

Per iscriversi CLICK QUI.

Calendario delle presentazioni “Addio vint” di Nader Ghazvinizadeh

Venerdì 31 maggio 2019 alle ore 18

presso Biblioteca Casa di Khaoula 

in via di Corticella 104 a Bologna

Introduce e dialoga con l’autore il critico Matteo Marchesini

 

Sabato 8 giugno 2019 dalle ore 19 alle 20:15

presso Libreria Trebisonda

in via S. Anselmo 22 a Torino

Modera Matteo Marchesini

Intervengono Mario Marchetti del Premio Italo Calvino e

Giorgio Ghibaudo della rivista Crack Rivista.

 

Venerdì 28 giugno 2019 dalle ore 19,30 alle 21,30

presso Le Serre Dei Giardini Margherita

in Via Castiglione 134 a Bologna

Introduce e dialoga con l’autore lo scrittore Alex Caselli

I quattro racconti che compongono il libro esplorano la città di Bologna in modo inedito, offrendocene una visione autentica. Grazie all’istinto da cartografo dell’autore, Addio Vint illumina aree urbane in penombra con la forza e l’imprevedibilità di un incendio. Il fuoco divampa e sceglie strade arbitrarie, portando l’attenzione su oggetti semplici, abitudinari. Ghazvinizadeh segue questo fuoco con dedizione fino alla destinazione ultima, soffermandosi sui protagonisti dei racconti, custodi di esistenze eccezionali, rivelatori di scorci umani e cittadini sconcertanti e originali. La raccolta propone un immaginario altro di Bologna, inadatto ai suoi brand e luoghi comuni – cultura underground, cibo, turismo – rivelando una città diversa, inquieta, oscura e reale.

Per seguire la pagina fb curata dall’autore

“Soqquadro: autoritratto dei confini”, CLICK QUI.

 

ADDIO VINT

Per ricevere il libro o organizzare una presentazione Click QUi

Questi quattro racconti esplorano la città di Bologna in modo inedito, offrendocene una visione autentica. Grazie all’istinto da cartografo dell’autore, “Addio Vint” illumina aree urbane in penombra con la forza e l’imprevedibilità di un incendio. Il fuoco divampa e sceglie strade arbitrarie, portando l’attenzione su oggetti semplici, abitudinari. Ghazvinizadeh segue questo fuoco con dedizione fino alla destinazione ultima, soffermandosi sui protagonisti dei racconti, custodi di esistenze eccezionali, rivelatori di scorci umani e cittadini sconcertanti e originali. La raccolta propone un immaginario altro di Bologna, inadatto ai suoi brand e luoghi comuni – cultura underground, cibo, turismo – rivelando una città diversa, inquieta, oscura e reale.
I quattro racconti sono illustrati dal fumettista Andrea Bruno.

Autore: Nader Ghazvinizadeh
Editore:
Illustrazioni: Andrea Bruno
Pagine: 96
Anno:

Fare spazio alle attività culturali: un nuovo standard urbanistico per una città solidale e multiculturale

Video integrale dell’incontro del 13/01/2018 svoltosi presso l’Urban Center di Torino e promosso da Associazione Eddyburg: le attività culturali possono avere valenza sociale ed essere considerate come una forma avanzata di welfare, inclusiva e abilitante, alla quale possono contribuire attivamente persone con provenienze, storie e risorse differenti. Una società che ambisca a essere solidale e multiculturale deve garantire, in ogni città e in ogni paese, spazi adeguati per le attività culturali. La pianificazione urbanistica può fornire un contributo in questa prospettiva, attraverso uno standard urbanistico specifico?


Interventi di:
Nader Ghazvinizadeh, professore e scrittore
Edoardo Salzano, presidente Eddyburg,ingegnere urbanista, professore
Guido Montanari, professore di storia dell’architettura contemporanea e vicesindaco di Torino
Chiara Sebastiani, esperta di politiche urbane
Ha moderato l’incontro:
Ilaria Boniburini architetto
Riprese e montaggio di Margherita Ghazvinizadeh (www.burattinificio.it)

Scuola di Eddyburg 2018: “Fare spazio alle attività culturali”

Foto di Jacopo Pasqui

12-13 gennaio 2018

Urban Center Metropolitano Torino

“Fare spazio alle attività culturali”

Un nuovo standard urbanistico per una città solidale e multiculturale

Le attività culturali possono avere valenza sociale ed essere considerate come una forma avanzata di welfare, inclusiva e abilitante, alla quale possono contribuire attivamente persone con provenienze, storie e risorse differenti. Una società che ambisca a essere solidale e multiculturale deve garantire, in ogni città e in ogni paese, spazi adeguati per le attività culturali. La pianificazione urbanistica può fornire un contributo in questa prospettiva, attraverso uno standard urbanistico specifico? Ne discutiamo in due appuntamenti organizzati presso l’Urban Center Metropolitano, sulla base di un lavoro di ricerca promosso dall’associazione eddyburg.

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CORSO “STORIA DELLE PERIFERIE” – LEZIONE 3

 

Estratto dal corso “Storia delle periferie”, lezione del 23/10/2017 presso Università Primo Levi, Bologna. Temi affrontati: i tentativi bolognesi di urbanistica partecipata (Progetto Bella Fuori e Piazza dei Colori). Il Corviale di Roma. Il Librino di Catania.